In cammino con Dante

26.06.2021

"FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI 
 
MA PER SEGUIR VIRTUTE  
 
E CANOSCENZA".

(Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inferno, canto XXVI, vv. 119-120)

Domenico di Michelino, Dante e il suo poema, 1465.
 Affresco nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Firenze.
Il Sommo Poeta, Dante Alighieri
Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 - Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321)


Care lettrici e cari lettori,

oggi vorrei invitarvi a percorrere insieme un cammino, un viaggio insieme al nostro, potremmo definirlo con una punta di simpatia, amico Dante.

In questo nostro percorso vorremmo tracciare uno scenario immaginifico che ci conduca attraverso un itinerario ideale "nell'Opera Divina di Dante", attratti da un'avventura dai tratti umani e spirituali.

Paolo VI, con una illuminata definizione, ha parlato di Dante come "Poeta dei teologi, teologo dei poeti" (Altissimi cantus, 7 dicembre 1965), ma Dante è stato anche "Profeta di Speranza", come lo chiama il cardinale Gianfranco Ravasi (TV 2000, "Nella città dolente, 23 giugno 2021).

Papa Francesco, il 25 marzo 2021, ha scritto una lettera Apostolica in occasione del VII centenario della morte di Dante Alighieri.
Così egli scrive: 

"Con questa lettera Apostolica desidero accostarmi alla vita e all'opera dell'illustre Poeta, per cogliere quei moniti e quelle riflessioni che ancora oggi sono essenziali per tutta l'umanità, non solo per i credenti ".
(Candor Lucis Aeternae)


  In questa celebre terzina che abbiamo utilizzato come preludio del nostro cammino, "Fatti non foste...", possiamo vedere in nuce come una sintesi del pensiero di Dante. Il sommo Poeta, infatti, credeva che la ricerca delle Virtù e della conoscenza del Trascendente erano la vera ragione dell'esistenza umana.



"Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza...".

"Chi non ricorda l'ammonimento di Ulisse rivolto ai suoi compagni nel ventiseiesimo canto dell'Inferno? Si tratta di uno dei più celebri appelli all'uomo perché non dimentichi la sua dignità.

La ricchezza della doppia esperienza dell'autore - la ricerca di alto livello unita alla volontà di divulgazione a più persone possibili - è tutta in questo testo: l'autore ci guida, con autorevolezza, attraverso la storia dell'universo e dell'umanità e poi ci accompagna nella scoperta del senso di questa storia.
E' illuminante nell'esporre le tesi scientifiche così come nell'esprimere le sue convinzioni più profonde. Un cammino che non può lasciare nessuno indifferente".
(Dalla prefazione di Jean Robert Armagathe)
 

"La conoscenza è per definizione un bene, forse il bene supremo dell'uomo, perché senza di essa non possono esistere gli altri valori fondamentali ai quali ci si appella di continuo: "Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza".
(R. L. Montalcini, Abbi il coraggio di conoscere, Corriere della Sera, p. 32)

Per accostare i bambini e i ragazzi al mondo di Dante proponiamo la lettura di questo testo, scritto poeticamente in quartine, davvero suggestivo e interessante:
 

Care ragazze, cari ragazzi, che viaggio!...

È stata un'avventura strepitosa, direi divina.

Volete viverla insieme a me?


                   Il vostro amico Dante"

           (dalla quarta di copertina)


Con questo ultimo testo abbiamo percorso e proposto alle nostre lettrici e ai nostri lettori un itinerario bibliografico che si incammina alla ricerca di Dante e della sua "Divina Commedia", un testo antico, ma sempre attuale, perché il Sommo Poeta parlando di Dio parla anche dell'uomo.

Buona lettura! 



COMMENTI:

Piera P.: Oggi più che mai c'è tanto bisogno di rispolverare questi significati alla luce dell'esperienza della nostra stessa esistenza. Grazie!



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