Edith e John, una storia d'amore

03.01.2021

John Ronald Reuel Tolkien con la moglie Edith Bratt 


Sulla tomba di Edith e John sono impressi anche i loro nomi elfici di Luthien e Beren




Domenica, 03/01/2021

di Francesco Domina©

Insegnante e Scrittore

Si occupa di Teologia, Religioni, Letteratura, Tecnologia... Agiografia (lo studio della vita, del culto e delle opere dei Santi)


   


  "Sulla tomba di J.R.R. Tolkien e sua moglie si leggono i nomi dei protagonisti del suo racconto più bello, Beren e Lúthien, perché non c'è mito più vero di una storia d'amore, nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non li unisca.

Le tombe in cui la lapide riporta i nomi dei due amanti appaiati sconfiggono il luogo comune che si muore da soli. Che si muoia da soli è vero, perché nessuno può farlo al posto nostro, ma è anche vero che c'è chi riesce a morire mano nella mano, creando una terra a metà tra il mondo di qua e quello di là". (Alessandro D'Avenia, Ogni storia è una storia d'amore, Mondadori, Milano 2019, p. 285)

 

     Il 3 gennaio del 1892, a Bloemfontein, in Sudafrica, veniva al mondo John Ronald Reuel Tolkien, uno degli scrittori che ha lasciato un segno indelebile nel panorama letterario e cinematografico a livello mondiale. 

     Oggi vorrei ricordarlo attraverso la figura femminile più cara al nostro autore: Edith, la moglie.

     Per fare questo ho preso spunto da uno scritto tratto dal testo di Alessandro d'Avenia "Ogni storia è una storia d'amore", dove si parla, appunto, della storia d'amore di Tolkien con sua moglie Edith.

     La vita di Tolkien è stata molto travagliata  perché è rimasto orfano prima di padre, in tenera età, e poi di madre, a dodici anni. Il padre, Arthur Reuel, era discendente di un sassone immigrato in Inghilterra, apparteneva ad una ricca famiglia di costruttori di pianoforti e successivamente si trasferì in Sudafrica per intraprendere l'attività bancaria. 

     Arthur, a trentaquattro anni, sposò presso la cattedrale di Città del capo la fidanzata, Mabel Suffield, che aveva solo ventuno anni ed era arrivata dall'Inghilterra da poco tempo. Dal loro matrimonio nacquero Ronald e il fratello Hilary. A causa del caldo clima africano Mabel e i due bambini ritornarono in patria. Arthur, però,  prima di raggiungere la sua famiglia si ammalò e morì. I bambini furono quindi allevati dalla madre e Ronald, a quattro anni, grazie a lei, sapeva già leggere e scrivere.

     La mamma di Ronald si era convertita al Cattolicesimo e per questo era stata abbandonata dai suoi parenti, che erano protestanti. A causa delle ristrettezze economiche che dovette affrontare,  si ammalò di diabete, trascorse poi un periodo in ospedale e quando Ronald aveva dodici anni morì.

    I ragazzi, prima della morte, furono affidati dalla madre a Padre Francis, un sacerdote cattolico. A sedici anni, Ronald, insieme al fratello, fu portato da Padre Francis nel collegio gestito da una certa Signora Faulkner, perché lì la compagnia era più adatta a dei ragazzi. Fu in questo luogo che il nostro scrittore conobbe e si innamorò di Edith Bratt, anche lei orfana e più grande di lui di tre anni. La ragazza ricambiò il suo sentimento e  si  innamorò del giovane Ronald, ma Padre Francis decise di trasferire il ragazzo in un altro collegio perché temeva che Tolkien smettesse di studiare e non riuscisse a vincere la borsa di studio per Oxford.
      Dopo il compimento di ventun'anni, Tolkien scrisse alla sua amata Edith, esprimendogli l'intezione di sposarla: egli non l'aveva dimenticata. La  giovane, dopo un breve periodo, anche perché era già fidanzata, acconsentì al matrimonio.

     Dopo essersi laureato a pieni voti, Tolkien si arruolò nell'esercito per andare a combattere nella prima guerra mondiale. Al suo ritorno, nel mese di marzo del 1916, sposò Edith. Dopo poco tempo Ronald fu richiamato in Francia, in battaglia e qui vide spezzarsi la vita di tanti suoi amici e compagni universitari. Questa fu la sua ultima battaglia perché a causa di una malattia fu rimandato in patria e poté così riabbracciare la moglie.

     Dopo la nascita del suo primogenito, John Francis, nel novembre del 1917 Tolkien dedicò alla moglie Edith la più romantica delle sue leggende: l'amore sbocciato tra la bellissima ed immortale elfa Lúthien e Beren, un uomo mortale (antenati di Aragorn e Arwen).

     Dopo la fine della guerra Tolkien ritornò ad Oxford e lì, nel 1920, nacque il suo secondogenito, Michael Hilary. Nel 1924 nacque Christopher, il terzo figlio e poco dopo Tolkien divenne  titolare della cattedra di Anglosassone all'Università di Oxford.
     Edith morì all'età di 82 anni e Tolkien fece incidere sulla lapide della sua amata il nome elfico  Lúthien . 
     J.R.R  Tolkien morì il 2 settembre del 1973, all'età di 81 anni, e venne sepolto accanto alla moglie Edith nel cimitero di Wolvercote nei pressi di Oxford: sulla lapide, accanto al suo nome, fu anche inciso il nome elfico di Beren.





Per approfondire:


Foto: https://m.imdb.com/name/nm0866058/mediaindex/?ref_=nm_mv_close 



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