Santa Lucia, vergine e martire   

13.12.2022

Sant'Agata e Santa Lucia sono due sante siciliane le cui storie sono indissolubilmente legate.
In questo mosaico, che si venera nella Basilica di San Francesco d'Assisi a Palermo, viene espressa icasticamente la bellezza e la singolarità del loro rapporto, nella piena comunione dei santi.



Martedì, 13/12/2022

di Francesco Domina©

Insegnante e Scrittore

Si occupa di Teologia, Religioni, Letteratura, Tecnologia... Agiografia (lo studio della vita, del culto e delle opere dei Santi)



      Santa Lucia, che significa luminosa, è una delle sante più conosciute e amate al mondo ed è venerata sia dai cristiani d'oriente che d'occidente.

Nata a Siracusa nel 283 d.C Ella apparteneva a una nobile famiglia. 

Il padre, però, morì quando Lucia era ancora una bambina. La figura della nostra cara Santa si intreccia in un modo indissolubile con un'altra grande santa siciliana, Sant'Agata. Quando Lucia è appena una ragazza la mamma si ammala gravemente. La nostra giovane conduce la madre sulla tomba di Sant'Agata a Catania. Lucia riceve una rivelazione: la madre guarirà ma lei offrirà la sua vita a Cristo come martire.

Sarà lo stesso fidanzato di Lucia, che ha saputo che ella vuole donare la parte dei suoi beni ai poveri e non vuole più sposarsi, a denunciarla alle autorità romane come cristiana.

Dopo innumerevoli torture, arrecate anche ai suoi occhi, Lucia sarà uccisa in odio alla sua fede il 303 d. C.

La grande martire siciliana è invocata come la protettrice degli occhi e delle malattie legate alla vista.

Anche Dante Alighieri, dopo una malattia agli occhi, guarirà grazie all'intercessione della martire siciliana. Da allora il sommo poeta sarà uno dei suoi più grandi devoti e la celebrerà anche all'interno della Divina Commedia.

Il culto di Santa Lucia, in Sicilia e nel mondo, è legato anche alla cucina e a varie tradizioni alimentari: la cuccia e le arancine.

A Palermo, dopo una terribile carestia, e grazie all'intercessione di Santa Lucia, arrivo' nel porto una nave carica di grano. A causa della fame il grano non venne macinato per ottenere la farina ma fu cotto con l'acqua direttamente in pentola: la cuccia. Anche le arancine, che vengono consumate e mangiate il 13 dicembre, indicano e simboleggiano gli occhi di Santa Lucia.
Sia in Italia che nel mondo la giovane martire siciliana è invocata come la portatrice di luce, quella luce che in realtà è Cristo stesso che illumina il mondo intero.




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